Cappotto termico e muffa: facciamo chiarezza 

Cappotto termico e muffa: facciamo chiarezza 

Cappotto termico e muffa: un’accoppiata inevitabile o solo un mito?

Se stai valutando l’installazione di un cappotto termico, è probabile che qualcuno ti abbia detto: «Occhio, che poi viene la muffa!» 

Un’affermazione che, diciamolo subito, non è completamente falsa… ma nemmeno vera.

La realtà è più complessa e dipende da diversi fattori: il materiale scelto, la precisione nell’installazione e, soprattutto, la gestione del sistema di isolamento. 

Quello che è certo è che il cappotto termico è uno dei migliori strumenti per migliorare il comfort abitativo e ridurre i consumi energetici. Ma se non viene progettato e installato correttamente, può effettivamente favorire la formazione di muffe.

Quindi, facciamo chiarezza: cappotto termico e muffa non devono necessariamente andare a braccetto. Anzi, con le giuste “precauzioni”, possono diventare due termini che non si incontreranno mai.

Indice

Cappotto termico e muffa: non deve andare per forza così

Il cappotto termico è un’arma straordinaria contro il freddo e il caldo… ma può diventare un boomerang se non viene gestito nel modo giusto.

Sai perché sempre più persone scelgono di installare un cappotto termico? Perché è una soluzione efficace per ridurre la dispersione di calore, abbattere i costi in bolletta e migliorare il comfort interno. 

Tuttavia, se l’intervento non viene eseguito correttamente, i problemi non tarderanno ad arrivare. Uno su tutti: la muffa.

La muffa si forma principalmente in presenza di due fattori: umidità e mancanza di ventilazione. E un cappotto termico mal progettato o installato può accentuare questi problemi, soprattutto se:

  1. non vengono risolti alla radice i ponti termici;
  2. non si integra un sistema di ventilazione adeguato.

Il risultato? Pareti che sembrano perfette all’esterno, ma che all’interno nascondono un “laboratorio” di muffa pronto ad esplodere.

Ma attenzione: la colpa non è del cappotto termico in sé, ma di come viene progettato e installato. 

Quindi, scopriamo cosa fare per evitare errori e assicurarti un isolamento senza sorprese.

Quando e perché si forma la muffa in casa dopo la posa di un cappotto termico?


Prima di demonizzare il cappotto termico, è importante capire perché si verifica il problema della muffa. 

La muffa non è una conseguenza diretta del cappotto, ma di una progettazione o esecuzione sbagliata. Ecco le cause principali:

  1. Ponti termici non risolti: i ponti termici sono punti della struttura dove il calore si disperde più facilmente. Se non vengono eliminati durante l’installazione del cappotto, creano aree fredde che favoriscono la formazione di condensa e, dopo non molto tempo, di muffa.
  2. Mancanza di ventilazione: installare un cappotto termico senza considerare la ventilazione interna è come chiudere tutte le finestre di una casa e sperare che l’aria che respiri resti sempre “perfetta”. Ma così facendo il tasso di umidità tenderà a salire e… ecco la muffa.
  3. Errori di posa: una posa non professionale, con giunzioni mal sigillate o errori nella protezione degli angoli e dei serramenti (tra involucro opaco, cioè le pareti con cappotto termico, e involucro trasparente, cioè le finestre, deve esserci sempre la perfetta connessione), può causare infiltrazioni e umidità.

Il fatto è che la muffa, oltre a essere antiestetica, è un problema serio per la salute e per la struttura dell’edificio. 

Ma ecco la buona notizia: con una progettazione corretta e materiali adeguati, il problema si può evitare del tutto. E ora vediamo come.

Come prevenire la muffa con un cappotto termico ben progettato

Progettare un cappotto termico non è come stendere una coperta sulla tua casa. È un processo tecnico che richiede precisione chirurgica. 

Ogni pannello deve essere scelto e posato con un obiettivo chiaro: creare un sistema che lavora per te, senza margini di errore.

Quindi, a parte la scelta di materiali certificati e “ad alte prestazioni garantite” in termini di isolamento, diventa fondamentale la progettazione della posa in opera. 

Hai mai visto pannelli applicati “a punti”? Sembrano ben fissati, ma in realtà creano micro-camere d’aria che diventano incubatrici di condensa. Una posa a regola d’arte prevede l’incollaggio lungo tutto il perimetro del pannello e una sigillatura perfetta nei giunti, per evitare ponti termici.

E forse non sai che un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) diventa indispensabile per chiudere il cerchio. Le moderne tecniche di riqualificazione energetica tendono ad estremizzare l’involucro edilizio per rendere l’edificio “a zero dispersioni termiche”. Ma con il calore che resterà “intrappolato” negli ambienti e senza un ricambio d’aria costante, anche il miglior cappotto termico può diventare un boomerang. 

Un approccio su misura: la vera differenza tra un isolamento che funziona e un cappotto termico che potrebbe favorire la muffa in casa

Non esistono case uguali. Ogni edificio ha la sua storia, le sue debolezze, le sue sfide. Ecco perché un cappotto termico efficace non è una soluzione “standard.” 

Serve un approccio su misura, partendo da un’analisi approfondita della struttura: dove si disperde il calore, quali sono i ponti termici, quali condizioni climatiche devono essere affrontate.

Tutto questo per realizzare un cappotto termico che diventa un sistema che lavora in sintonia con l’intera struttura, garantendo prestazioni ottimali nel tempo. E ogni dettaglio, dall’analisi iniziale alla posa finale, incide sul risultato.

È l’approccio su misura che fa la differenza.

Il risultato? Un isolamento che non solo abbatte le bollette, ma mantiene la tua casa sana e protetta, anno dopo anno. Ecco perché risparmiare su materiali o manodopera non è mai un vero risparmio. 

Vuoi una casa che lavori per te? Investi nel progetto, non solo nel rivestimento.

Cappotto termico e muffa: prevenire è meglio che curare


Con il Metodo LivIng Alessi, non lasciamo nulla al caso. Ogni progetto nasce da un’analisi approfondita, valutando le caratteristiche specifiche della struttura, i punti critici e le esigenze specifiche di comfort abitativo.

Cosa rende il nostro approccio diverso?
Non proponiamo soluzioni “standardizzate”. 

Ogni intervento che realizziamo è il risultato di una progettazione su misura, pensata per eliminare tutti i ponti termici, garantire la massima efficienza energetica e prevenire i problemi legati a muffa e condensa.

Vuoi sapere come ti aiutiamo a progettare e realizzare un edificio che punta ai più alti standard di comfort, sicurezza ed efficienza energetica, senza mai scendere a compromessi sul risultato che ti aspetti?

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Ing. Roberto Alessi