Edifici a energia quasi zero, esistono davvero?
Forse ne hai già sentito parlare. Ma se sei qui è perché probabilmente hai ancora qualche dubbio.
Gli edifici a energia quasi zero (nZEB – Nearly Zero Energy Building) non sono solo una realtà, ma rappresentano il futuro dell’abitare sostenibile.
Immagina una casa che consuma pochissimo, quasi nulla, e che si “autoalimenta” da fonti rinnovabili. Suona come musica per le tue orecchie, vero?
Questa non è fantascienza, ma pura innovazione applicata all’edilizia.
In questo articolo, ti illustro tutto ciò che devi sapere sugli edifici nZEB: da cosa li rende speciali a cosa li differenzia dalle case passive, fino a come possiamo aiutarti a realizzare la tua casa a basso consumo a Brescia e provincia, con un metodo 100% risultato garantito che non ti fa preoccupare di niente.
Indice
- Ma davvero gli edifici possono essere a energia quasi zero?
- Cosa vuol dire “edifici ad energia quasi zero”?
- Qual è la differenza tra gli edifici a energia quasi zero e le case passive?
- Scopri gli edifici a bassissimo consumo energetico che progettiamo con il Metodo LivIng Alessi a Brescia e provincia
Ma davvero gli edifici possono essere a energia quasi zero?
Stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione che mira a rispettare l’ambiente e garantire un futuro più verde. Al centro di questa trasformazione ci sono gli nZEB: edifici a energia quasi zero progettati per ridefinire il concetto di abitare sostenibile.
Da qualche decennio, l’edilizia sta cambiando volto.
È sotto gli occhi di tutti. E anche se non sei un addetto ai lavori, sicuramente ti sei accorto o accorta di questo cambiamento positivo. Non è più solo una questione di costruire, ma di farlo con coscienza e rispetto per il nostro pianeta, spingendoci verso standard sempre più elevati di efficienza e sostenibilità.
In altre parole, costruire per vivere meglio senza consumare troppo!
Oggi, grazie agli nZEB, il settore dell’edilizia si trova in prima linea nel creare comunità più “green”, con nuovi edifici eccezionalmente efficienti e ristrutturando quelli già esistenti per elevare il loro livello di sostenibilità.
Ecco perché voglio portarti nel mondo degli “edifici a energia quasi”, per farti scoprire un nuovo modo di vivere la casa nel massimo comfort e benessere, senza più preoccuparti delle spese energetiche.
Cosa vuol dire “edifici ad energia quasi zero”?
Secondo l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), un edificio a energia quasi zero (nZEB) è definito come un
“edificio ad altissima prestazione energetica in cui il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo è coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili, prodotta in situ”. Il concetto di nZEB è stato introdotto dalla direttiva EPBD (2010/31/EU). La direttiva EPBD rappresenta la principale politica comunitaria in materia di prestazione energetica degli edifici ed è stata recepita in Italia con decreto-legge 63/2013, convertito in legge n. 90/2013. L’obiettivo europeo al 2050, inoltre, è un parco de-carbonizzato in cui tutti gli edifici dovrebbero essere a energia zero.
E fin qui ci siamo.
Ma voglio portare la tua attenzione su un altro passaggio messo “nero su bianco” sempre dall’ENEA:
La realizzazione di nuovi edifici nZEB richiede il ricorso a soluzioni innovative per i componenti ed i sistemi sia dell’involucro edilizio che degli impianti che, tuttavia, sono già presenti sul mercato. “Non ci sono ricette predefinite” per la realizzazione di un nZEB, piuttosto combinazioni di tecnologie di efficienza e facenti uso di fonti d’energia rinnovabili, adeguate e dettate da fattori economici, climatici, tipologici e comportamentali.
“Non ci sono ricette predefinite”. Questa frase è la musica per le mie orecchie perché è esattamente quello che dico sempre: ogni progetto è unico.
In altre parole, non esistono soluzioni standard quando si parla di sostenibilità e di efficienza energetica. Ogni progetto ha le sue peculiarità e richiede un approccio su misura.
E noi dello Studio Tecnico Alessi, a Salò (Brescia), siamo convinti che la vera innovazione nasca dall’ascolto delle esigenze specifiche di ogni cliente e dall’adattamento delle tecnologie più avanzate a queste necessità uniche e al contesto.
Questo è il nostro modo di contribuire alla creazione di un futuro più sostenibile, progetto per progetto.
La nostra filosofia non prevede “soluzioni preconfezionate”
Rifiutiamo l’idea di soluzioni standard (copia&incolla, per intenderci).
La nostra dedizione all’edilizia sostenibile e la cura meticolosa per i dettagli ci hanno permesso di realizzare opere rispettose dell’ambiente e altamente efficienti dal punto di vista energetico, tutte iniziate con un ascolto attento delle specifiche esigenze dei nostri clienti.
Non ci limitiamo a offrire soluzioni preconfezionate, ma cerchiamo approcci su misura per ogni singolo progetto, mirando sempre a superare le aspettative del cliente, nel pieno rispetto dei requisiti progettuali richiesti dalle norme.
Il nostro obiettivo? Creare case a basso consumo energetico (certificate!) che incarnano il massimo del comfort e del benessere abitativo, personalizzate per le esigenze uniche di ciascun cliente.
Fatta questa precisazione, non mi resta che rispondere a questa domanda che in tanti mi fanno: ma gli edifici a energia quasi zero e le case passive sono la stessa cosa?
Forse anche tu hai lo stesso dubbio.
Quindi, facciamo un po’ di chiarezza senza scendere troppo nel “tecnico”.
Qual è la differenza tra gli edifici a energia quasi zero e le case passive?
Quando parliamo di “edifici a energia quasi zero” e di “case passive”, ci troviamo di fronte a 2 concetti chiave dell’edilizia sostenibile, ognuno con la sua unicità.
Ma qual è la vera differenza tra questi due approcci?
Partiamo dagli edifici nZEB, un’idea che l’Unione Europea ha portato in primo piano nel 2010. Questi edifici sono il cuore di un piano ambizioso per ridurre la dipendenza dalle energie fossili del 20% entro il 2020.
La loro caratteristica principale? La grande apertura verso le energie rinnovabili, sfruttate direttamente sul posto o tramite impianti vicini. L’idea è quella di alimentare gli edifici in modo sostenibile, tagliando drasticamente i consumi energetici. Quindi, si guarda soprattutto al bilancio energetico finale.
Dall’altra parte, abbiamo le case passive, che mirano a minimizzare il consumo energetico per riscaldamento, illuminazione, acqua calda e fredda. Per ottenere la certificazione di “casa passiva”, ogni aspetto dell’edificio, dalla progettazione all’isolamento termico, deve rispettare parametri severi, assicurando un uso energetico estremamente basso. Stiamo parlando di costruzioni progettate per rispondere in modo ottimale alle condizioni climatiche esterne anche senza l’ausilio di energie rinnovabili, ottimizzate per il massimo comfort abitativo e la minima spesa energetica.
Vuoi saperne di più sulle case passive? Clicca qui e scopri come funziona un edificio passivo.
Scopri gli edifici a bassissimo consumo energetico che progettiamo con il Metodo LivIng Alessi a Brescia e provincia
Quindi, nZEB o Casa Passiva?
Partiamo dalle tue esigenze!
La grande sfida nell’edilizia moderna è quella di abbattere i consumi energetici che riguardano il riscaldamento, il raffrescamento, la produzione di acqua calda sanitaria, l’illuminazione, i dispositivi elettronici e la ventilazione meccanica.
Tutto questo senza mai rinunciare al più alto comfort abitativo.
Qui entra in gioco il nostro approccio, basato sul Metodo LivIng Alessi, che si concentra su soluzioni progettuali e tecnologiche innovative che mirano a ridurre questi consumi fino a renderli quasi nulli.
Ogni progetto che intraprendiamo è unico, perché crediamo fermamente che ogni edificio debba essere concepito e realizzato su misura, in linea con le specifiche esigenze e i desideri dei nostri clienti.
Il nostro obiettivo è realizzare case a bassissimo consumo (seguendo i più importanti standard europei), ma con un progetto sempre “a misura delle esigenze del nostro cliente”, con spazi personalizzati che riflettono l’unicità di chi li abita.
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